Nei nostri panni – Giornata internazionale della donna

Laboratorio di narrazione autobiografica a cura di Elena Patris e Alessandra Racca

Quali sono i nostri panni? Quanti sono?
Ci piacciono ancora tutti?
Ci vanno ancora bene?
C’è qualcosa che vorremmo cambiare?
C’è qualcosa che teniamo nel cassetto per quando arriverà il suo
momento?

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In questo laboratorio di narrazione autobiografica cercheremo di
aprire i nostri armadi, intesi come repertori di possibilità, e di dare
spazio alle domande: lo faremo attraverso la narrazione, la scrittura
individuale e il confronto all’interno del gruppo, in un rapporto
circolare tra raccontare e ascoltare storie, in un dialogo con l’altro in
cui dare valore alle narrazioni e costruirne di nuove.
La vita che conduciamo, infatti, ci spinge spesso all’azione, talvolta
senza lasciarci uno spazio nel quale fare il punto per poter godere
appieno di ciò che si fa e si è, maturare decisioni e immaginare
possibilità di cambiamento.
Nei nostri panni viene proposto l’8 Marzo, in occasione della
Giornata internazionale della donna, perché possa essere occasione per dedicare spazio e attenzione alle tante sfaccettature di cui si è fatte e per dedicarsi un momento per immaginare nuove e diverse possibilità.

COSA FAREMO
Gli abiti saranno gli elementi simbolici al centro delle attività di
scrittura e relazione proposte.
A partire da alcuni testi letterari, sperimenteremo la scrittura come
innesco creativo per la narrazione di sé e del proprio percorso. Il
focus non sarà sulla “bella scrittura”, ma sulla scrittura come
strumento di “messa in forma” ed esplorazione di modalità
narrative e relazionali.
Il laboratorio propone alle partecipanti di portare tre abiti o
accessori che rappresentino: un abito che si vuole dismettere, un
abito che fa sentire bene nei propri panni (che può essere quello
indossato), un abito che rappresenti la sfera del desiderio, del
possibile e del vorrei essere.
Si è inoltre invitate, qualora lo si desideri, a portare anche altri vestiti
da scambiare, proprio perché ciò che non è più adatto per qualcuna
può esserlo per qualcun altra e perché, diciamolo, è sempre
piacevole avere un abito in più. Gli abiti, infatti, sono stati scelti
come strumento anche per il loro essere portatori di quella bellezza
e leggerezza che vorremmo avesse il tempo dedicato a ripensare a
noi stesse.

PERCHÈ UNA SCRITTRICE E UNA PSICOLOGA
Siamo una scrittrice e una psicologa, proveniamo da percorsi
formativi e professionali differenti, ma entrambe lavoriamo con
la narrazione come strumento per dare forma all’esperienza e
immaginare possibilità altre. Ci interessano le storie delle persone e
pensiamo che farne racconto possa dare e restituire valore al
vissuto.

IL PUNTO DI VISTA DELLA PSICOLOGA: Capita, a volte, di sentirsi senza via di uscita, o ancorati a qualcosa che si avverte come ingombrante. Ogni esistenza, invece, ha sempre molteplici possibilità di riscrittura. Se infatti non possiamo cambiare le cose che ci sono successe, possiamo però cambiare il nostro modo di vederle e vederci, uscendo da una concezione deterministica dell’ineluttabile e trovando nuovi sistemi di significati, capaci di restituirci un ruolo da protagonisti nelle scelte che ci riguardano. Sperimentarsi con nuove storie consente di vedere qualcosa a cui non avevamo pensato, di mettere in discussione ciò che ci sembra immutabile, di trovare idee e possibilità per trasformarci ed esprimere e scoprire le nostre risorse. Questo può fare la scrittura, sia quando siamo noi a scrivere, sia quando leggiamo qualcosa di qualcun altro. Utilizzare i vestiti come metafora, inoltre, permette di esplorare le proprie sfaccettature e i propri repertori di possibilità, vedere quanti sono e decidere cosa farne: i vestiti, dunque, non solo come possibilità di essere, ma anche come possibilità di diventare.

IL PUNTO DI VISTA DELLA SCRITTRICE: Mia nonna faceva la sarta, mia sorella crea abiti, io arrivo con difficoltà a cucire un bottone, ma ho sempre pensato che scrivere abbia a che fare con l’attività di costruzione e confezionamento che tanto mi ha sempre affascinato. Scrivere ci permette di volta in volta di scegliere forme differenti, vestire diversi panni e anche di tessere e tenere insieme trame ed elementi che apparentemente possono apparire inaccostabili. Come lettori e come scriventi maneggiamo, attraverso le parole, le trame della vita e, attraverso le parole, diamo forma a pensieri, fantasie, definizioni di noi, degli altri e della realtà che ci circonda, dandoci così la possibilità di mutarla. In questo laboratorio guardo alla scrittura come pratica e possibilità di gioco di parola e di esperienza attraverso la proposta di dispositivi di scrittura che, a prescindere dal valore letterario, permettano alle partecipanti di esperire diversi modi di affrontare il racconto di sé e della propria esistenza.

CHI SIAMO:
ELENA PATRIS Sono una psicologa a orientamento sistemico
relazionale e da circa vent’anni mi prendo cura del benessere delle
persone, accompagnandole a esplorare modi alternativi di
affrontare un problema e a riappropriarsi delle competenze per il
cambiamento.
Svolgo la mia attività in libera professione facendo consulenze
individuali e di coppia, supervisioni, formazioni e laboratori.
Sono co-ideatrice di Land Art Lab, contenitore di proposte e
laboratori in cui avviare il processo creativo che consente di
ampliare i punti di vista e costruire nuove possibilità.
ALESSANDRA RACCA Pratico da anni la scrittura come forma di
scoperta e di relazione con il mondo e con sé stessi, l’ho indagata e
sperimentata in forme differenti come persona e professionista.
Il linguaggio che ho usato più spesso è quello della poesia, scritta e
performata.
Ho creato PoetiCo, coro parlante poetico di Torino, per promuovere
la lettura e l’ascolto della poesia in contesti collettivi, e il progetto
performativo Inpoetica, sulla memoria che è racchiusa negli oggetti
personali e negli spazi collettivi.
Tengo corsi di scrittura per adulti, ragazzi e bambini.
Il mio ultimo libro è Io, Alice e il buio buio (Einaudi ragazzi). Il mio
blog è www.signoradeicalzini.it.

COSTI E MODALITÀ DI ISCRIZIONE
Costo workshop:
80 Euro

Promo Porta un’amica:
70 Euro

Per ricevere il modulo di iscrizione inviare una mail a:
epatris@hotmail.com